Di Barbara Maccari
Mostre, convegni, cataloghi per i cento anni dalla nascita del grande artista tifernate. L’evento sarà a livello planetario e coinvolgerà anche Expo 2015
L’anno lungo di Alberto Burri è già cominciato con l’approvazione della legge che porta il nome dell’artista tifernate di cui nel 2015 si celebrerà il centenario della nascita. La mobilitazione di istituzioni, politica, mondo culturale sembra confermare un fermento inedito intorno a questo artista, un’attenzione trasversale, una curiosità riscoperta per le sue opere, così vicine forse al sentimento della transizione, del cambiamento che stiamo vivendo. «Il voto della commissione cultura del Senato (in sede deliberante come già avvenuto alla Camera) è stato unanime – ha dichiarato Walter Verini, parlamentare tifernate e primo firmatario della legge -. Del resto la mia proposta di legge era stata sottoscritta da tutti i deputati eletti in Umbria, di tutte le forze politiche: ciò conferma come sia unanime la volontà di celebrare nel migliore dei modi questo anniversario, che non è certamente né locale né regionale, ma rappresenta un grande appuntamento per il Paese, anche per la coincidenza con Expo 2015, evento mondiale dedicato alla terra, materia peculiare di Alberto Burri. A latere ho proposto ai referenti del Ministero dell’Economia di emettere per celebrare il centenario un francobollo dedicato al Maestro». La legge approvata prevede la formazione di un comitato, che non ha finanziamenti ma competenze e sensibilità adeguate a valorizzare di nuovi contenuti, sinergie e idee il centenario, sulla base del progetto definito dalla Fondazione. Comitato, enti locali, parlamentari potranno insieme dare le gambe per integrare la parte delle risorse che ora non compare nel testo votato. Dieci saranno i membri: tre verranno nominati dal presidente del Consiglio, tre dal ministro dei Beni culturali e uno ciascuno da Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Città di Castello, fondazione Burri. Questo comitato potrà così supportare il lavoro e il programma che già la Fondazione ha avviato e fissato da tempo con iniziative di respiro, tra le quali l’annunciata mostra al Guggenheim di New York. Molti gli eventi che si muovono lungo tre direttrici: espositive, con mostre nazionali ed internazionali, riflessive con studi, convegni dibattiti, e incentrate sugli strumenti di lavoro, ad esempio i cataloghi. «Vogliamo dare un saggio a tutto tondo – ha precisato il presidente della Fondazione Bruno Corà – posso anticipare che un’iniziativa riguarderà gli artisti che hanno preceduto e seguito Burri in questo territorio, inoltre siamo orientati a pubblicare per il centenario il catalogo dell’opera completa, un vero evento”. Una mostra al Guggenheim, la restaurazione complessiva del Cretto di Gibellina, il progetto di Piazza Burri e quello per il Centro d’Arte Contemporanea, avranno nuovi impulsi da questo evento planetario. L’anno di Alberto Burri sarà lungo perché comincerà a Sansepolcro prima del 2015 e terminerà a Gibellina con l’inaugurazione del Cretto restaurato. Quello che emerge nell’anno della vigilia è che su Burri si sta catalizzando l’attenzione anche di ambienti diversi: ad esempio il progetto ormai in dirittura d’arrivo di Perugia-Assisi 2019.