Il dialogo tra Umberto e la Luna fra ricordi, paure e disperazione. Un passato che riprende forma e il coraggio di un uomo che si ferma ad affrontarlo

Prosegue il Torneo di Teatro Amatoriale di Orvieto, Acquapendente e Abbadia San Salvatore, promosso da Associazione TEMA, Associazione TeBo e Cinema Teatro Amiata, che giovedì 30 aprile, alle ore 21, vedrà in scena al Boni di Acquapendente, La Luna e la Panchina a cura della Compagnia Retropalco, gruppo teatrale amatoriale locale. La commedia, tratta dal libro Oltre la finestra tra sillabe e colori di Umberto Coro, attraverso la biografia dell’autore ci accompagna lungo il percorso a volte reale, a volte onirico di una persona che ripercorre la sua vita passata ma con la consapevolezza dell’oggi, di un uomo rinato a cinquant’anni dopo un periodo buio e di sofferenza, sia fisica che interiore. Umberto si ritrova a passare in un luogo che è stato per un periodo il suo albergo sotto le stelle e ritrova nel cielo risplendere la Luna che è stata per lui il suo sole, la compagna e la confidente di quel periodo di solitudine e depressione. Nel suo dialogo con la Luna – metafora della propria coscienza – il protagonista ripercorrerà il passato, le cose belle e quelle brutte, i ricordi dell’infanzia, la disperazione di chi vede solo “ombre e paure”. Sarà l’arte a salvarlo.

Lo spettacolo è diretto da Manuel Dionisi, che ne ha curato anche l’adattamento teatrale insieme a Umberto Coro e Antonino Pietretti. Sul palco: Serena Venanzi, Umberto Coro, Lorenzo Paioletti, Loriano Ronca, Marco Capra, Francesca Araceli, Silvia Araceli, Valeriano Brozzoli, Patrizia Saraca, Alessandra Di Gianlorenzo, Roberto Colonnelli, Laura Lombardelli, Fabio Vitali, Giorgio Sacchini, Enrico Squarcia, Manuel Dionisi. Coreografie di Alessia Brocchi, scenografia e oggettistica di Rachele Venturelli, Silvia Poppi e Gloria Goretti, costumi di Adriana Bianconi, audio e luci di Carlo Monelli, grafica e video di Paolo Peverini, aiuto regia Silvia Araceli, attrezzista di scena Luisa Pifferi.