La procedura prevede l’obbligo di versare integralmente le imposte evase e i relativi interessi, mentre le sanzioni godono di significative riduzioni rispetto a quelle ordinariamente applicabili.
di Daniele Cherubini
Negli ultimi mesi i mezzi di informazione stanno dando sempre più risalto alla c.d. ‘voluntary disclosure’, ovvero la procedura di ‘collaborazione volontaria’ del contribuente, volta a regolarizzare i capitali costituiti o detenuti illegalmente all’estero in violazione delle norme sul c.d. ‘monitoraggio fiscale’, vale a dire tutto quell’insieme di controlli fiscali volti alla prevenzione e alla repressione dei fenomeni di illecito trasferimento di attività economiche all’estero. Con la VD le persone fisiche in primis, ma anche le società semplici ed equiparate e gli enti non commerciali, potranno regolarizzare le violazioni agli obblighi di dichiarazione annuale delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero, commesse fino alla data del 30/09/2014. La procedura prevede l’obbligo di versare integralmente le imposte evase e i relativi interessi, mentre le sanzioni godono di significative riduzioni rispetto a quelle ordinariamente applicabili. La VD si presenta come un’autodenuncia da parte del contribuente, che deve presentare telematicamente apposita istanza all’Amministrazione Finanziaria entro il 30/09/2015, indicando tutti gli investimenti e le attività finanziarie costituite o detenute all’estero, anche indirettamente o per interposta persona, e fornendo i relativi documenti e le informazioni per la ricostruzione dei redditi che servirono per costituire tali capitali; devono poi essere evidenziate anche le movimentazioni, le dismissioni, i prelievi e gli utilizzi a qualunque titolo di tali fondi. A tale richiesta di accesso alla procedura di VD il contribuente dovrà poi unire una relazione di accompagnamento idonea a rappresentare analiticamente, per ogni annualità oggetto di regolarizzazione, i dati schematicamente riportati nella richiesta e che fornisca tutte le informazioni di supporto atte a rendere i dati esposti più intelligibili al Fisco. Tale relazione ha un ruolo chiave, e rappresenta la parte più delicata e più importante di questa complessa procedura; è pertanto fortemente consigliabile che venga predisposta da un professionista altamente qualificato. La lotta all’evasione è un’operazione ormai diffusa a livello mondiale e sta creando un ambiente decisamente sfavorevole a chi detiene capitali non dichiarati; per tale motivo, alla luce del mutato scenario internazionale in termini di maggiori e più incisivi controlli, la VD deve essere vista non tanto come una possibile scelta, quanto piuttosto come l’ultima opportunità di sanare tali violazioni con sanzioni ridotte e con una (seppure parziale) copertura a livello penale.