L’attuale situazione di una città ancora in ribellione raccontata nelle pagine di un libro dal freelance perugino Fabio Polese

Diciassette gli anni passati dal Good Friday Agreement, ovvero dagli accordi di pace firmati nell’aprile del 1998 dal governo britannico ed irlandese, e dieci da quando l’Irish Republican Army (IRA) ha annunciato l’inizio della distruzione degli armamenti. Ma davvero l’IRA non esiste più? Questo uno dei temi affrontato in Strade di Belfast. Tra muri che parlano e sogni di libertà, appena uscito per Eclettica Edizioni, in cui l’autore, il giornalista perugino Fabio Polese (classe 1984), racconta senza filtri, grazie all’esperienza maturata in loco in qualità di fotoreporter, la situazione attuale: una Belfast ancora ribelle.
“Perché, se è vero che la situazione si è tranquillizzata – scrive il freelance – in questa terra martoriata da decenni di guerra, il passato è difficile da dimenticare e la voglia di libertà è ancora incisa nel cuore di ogni repubblicano irlandese”.
Polese racconta ai lettori i giorni infuocati di luglio, quando le parate orangiste provocano la rabbia dei repubblicani. Un lavoro arricchito da un reportage fotografico che parla di vita quotidiana, di scontri accesi e di immancabili murales identitari delle roccaforti dei nazionalisti irlandesi. Nel volume, di estrema attualità, anche numerose testimonianze ed interviste ad ex militanti dell’IRA.