Quaranta ragazzi perugini, tutti 14enni, per sette giorni in Francia, a Bordeaux, impegnati in uno scambio culturale per approfondire la conoscenza della lingua francese, per vivere la prima esperienza all’estero da soli, senza babbo e mamma.
La migliore risposta al terrorismo e alla paura l’hanno mandata gli studenti, i genitori e gli insegnanti delle classi terze dell’istituto comprensivo “Perugia 15” (di cui fanno parte Piccione, Solfagnano e Ponte Pattoli) che hanno deciso di partire e portare avanti il progetto di gemellaggio, nonostante gli attacchi di Charlie Hebdo e Parigi, nonostante i tragici incidenti accaduti al pullman dei ragazzi Erasmus. “Con una spesa di 150 euro i nostri studenti sono andati in Francia – ci ha raccontato Nadia Riccini, dirigente dell’Istituto – ospiti di famiglie francesi e sempre sotto l’attento sguardo delle nostre insegnanti. Gli scambi culturali sono una ricchezza enorme per i ragazzi, anche se in Europa, e più in generale nel mondo, c’è un clima difficile, non dobbiamo rinunciare a queste esperienze. Di solito questi gemellaggi si organizzano con ragazzi più grandi delle superiori, noi abbiamo invece deciso di far vivere questa ‘immersione’ a dei ragazzi più piccoli, i quali si sono comportati benissimo. Massima è stata la sicurezza nell’organizzazione del viaggio, tutta a carico della scuola: due erano gli autisti e un terzo fino alla frontiera, per darsi il cambio alla guida. Prima della partenza ho inoltre comunicato alla Polizia stradale di Perugia il nostro percorso”.
Organizzazione Le professoresse che hanno accompagnato gli studenti in Francia hanno creato un gruppo su WhatsApp per tranquillizzare e ‘placare’ le ansie dei genitori: “In questo modo condividevamo in diretta tutto, dalle foto ai video, dagli stati d’animo al clima meteorologico, e i genitori si sono sentiti più sicuri – hanno spiegato le professoresse Levi e Tortora – l’organizzazione del viaggio è iniziata a settembre del 2015, prima della strage di Parigi, ciò nonostante abbiamo deciso di andare avanti, d’accordo coi genitori e tutti gli altri insegnanti accompagnatori, solo 4 ragazzi hanno ritirato l’adesione, per noi è stato un successo. Un’esperienza faticosa per chi organizza, ma bella e, riteniamo noi, necessaria nel cammino di crescita di questi ragazzi, che si sono affacciati per la prima volta senza genitori sul mondo”.
Andata La prima tappa del gemellaggio è partita il 12 marzo da Solfagnano con sosta a Carcassonne e arrivo a Pessac-Bordeaux, dove i ragazzi sono stati accolti dalle famiglie francesi. Una settimana che gli studenti hanno trascorso visitando Bordeaux, Saint Emilion, Toulouse, ma anche divertendosi nella mini crociera nella Baie d’Arcachon, la Dune du Pyla o nel parco avventura. Non sono mancate visite alle aziende di prodotti tipici locali, come quella al caseificio di Roquefort, insomma un’immersione nella cultura, negli stili di vita francesi a 360 gradi. Sabato 19 marzo i 40 ragazzi sono rientrati in Umbria, stanchi ma felici di aver trascorso un’esperienza di vita indimenticabile che porteranno sempre nel cuore.
Ritorno La seconda tappa del gemellaggio si è aperta il 26 aprile quando i ragazzi francesi del Collège Noès et Victor Louis di Pessac-Bordeaux sono arrivati in Umbria, ospitati dalle famiglie, per poi ripartire il 2 maggio. Anche nella tappa italiana gli studenti hanno alternato momenti culturali ad altri divertenti, spostandosi tra Perugia, Assisi, Orvieto, Siena e Firenze, sempre sotto gli occhi attenti delle insegnanti. Per la scuola perugina la responsabile del progetto è stata la Prof.ssa Roberta Levi, accompagnata dalle colleghe Stefania Tortora e Laura Iervicella, assistite dalla sig.ra Paola Renga e Léna Patron (personale amministrativo e operatrice comunale). Le insegnanti collaborano da anni con quelle francesi, questa è stata una delle chiavi del successo del progetto. La responsabile francese è stata Ariane Barral assieme alle colleghe, Estelle Drecq, Sandrine Murat, Murielle Paquet.