di Giovanni Belia
Quando vogliamo dedicare ai nostri affetti ed amici più cari quelle attenzioni che non riusciamo a trasmettere nel veloce scorrere del quotidiano, è allora che spesso cerchiamo luoghi capaci di inebriare i nostri sensi e di conferire magica armonia al tempo da trascorrere insieme. Ho provato queste sensazioni entrando dalla porta d’accesso del borgo di Rotecastello (comune di San Venanzo 2km, provincia di Terni 45km, distanza da Perugia 30km): piccola fortezza medievale del XII° sec. Adagiata sulla sommità di un dolce colle e con al centro una torre a base quadrata dominante sull’intera vallata un tempo vulcano
Tutt’intorno, boschi di querce secolari e fertili terreni di uliveti e nobili vigneti, restituiscono una produzione di olio extra-vergine d’oliva e vini eccellenti. Passeggiando all’interno del borgo si nota la perfezione dei lavori di consolidamento di abitazioni private e delle due piccole chiese, il pregio della torre e dei bastioni di difesa ed il minuzioso restauro dei particolari fregi medievali. Due sono le peculiarità di Rotecastello che meritano attenzione: l’identità culturale che traspira da un’armonia che avvolge persone e ambiente, ed una concreta operosità per valorizzare il borgo da parte degli abitanti supportata da tanti giovani dei comuni limitrofi. Infatti, dopo anni di progressivo e graduale esodo, oggi Rotecastello conta 15 abitanti residenti, uniti tutti nell’associazione “Amici di Rotecastello”sin dal 1995. Lucia Rossi, giovane presidente dell’associazione, mi ha fatto capire quanto sia stato importante “riscoprire la nostra identità e le tradizioni sia a livello di organizzazione sociale, urbanistica che di costume” per creare attività ed eventi che attirassero la curiosità dei giovani e un’ interesse a livello turistico del borgo per il futuro. Tutto è cominciato con il ritrovamento degli statuti originali del 1502 (all’epoca Rotecastello era sotto il dominio di Orvieto) nei comuni di San Venanzo e nell’archivio di Stato a Roma, che hanno offerto un interessante spaccato della comunità e dato vita al primo progetto dell’associazione stessa: realizzare un festival che rievocasse i figuranti più rappresentativi del Medioevo propri di Rotecastello in un corte storico. Da qui sono seguiti alcuni lasciti ed il grande lavoro di sarte pazienti per realizzare a mano buona parte dei costumi, tra cui: Podestà, Massari (governanti), Camerlenghi (tesorieri), Giullari, Chiarine, Tamburini ed il Popolo. Nell’agosto 1996 si è inaugurato il programma ludico e gastronomico e di spettacoli “AGOSTO IN MEDIOEVO” che ha aperto le porte al turismo locale, nazionale ed internazionale. Giunto alla 16°edizione, il festival ha conseguito un sempre maggior numero di visitatori – circa 2000 presenze per 4 serate nel 2011 – arrivando ad annoverare 120 figuranti in corteo, spettacoli di musica lirica ed esibizioni di danza richiesti anche in altre realtà toriche dello stivale quali Norcia, Assisi ed il Vaticano a Roma. In conseguenza dei primi successi, ottenuti grazie agli eventi, anche la domanda turistica estera è in costante crescita. I molti proprietari non più residenti a Rotecastello sono stati incentivati a riconvertire la loro casa natale in Casa-albergo. Coloro che cercano quiete in un contesto urbano e naturale di pregio, di vivere a contatto con i residenti e godere di prodotti genuini della terra, trovano una ideale risposta in luoghi come questo dove la storia, il costume, ed il paesaggio rimangono protagonisti assoluti.
APPUNTI DI VIAGGIO ROTECASTELLO E DINTORNI
Lucia Rossi, giovane imprenditrice e mamma, con passione e spirito creativo ha aperto al pubblico le porte di casa e gestisce l’unico delizioso ristorante del borgo dal 2007. Una sosta per rinnovare lo spirito, godendo dal terrazzo della “Locanda del Borgo” la bella vista collinare del tipico paesaggio umbro. All’interno un ambiente finemente arredato, suddiviso in più sale per ricreare intimità e degustare una tipica cucina di qualità con pane, pasta e dolci fatti in casa. Un paradiso per il palato. www.locandarotecastello.it
Francesco Rossi, fratello minore di Lucia, ha il suo laboratorio ‘bottega’ artigiana di Mosaico dal 2003. Molte delle sue opere e lavori sono unici in anche per la roccia impiegata. Infatti si tratta di roccia effusiva costituente i “basalti” locali detta venanzite, che prende il nome dall’abitato di San Venanzo ed è famosa in quanto la si può trovare solo qui ed in Giappone. Francesco si è specializzato sia nella realizzazione di mosaici in Tecnica Antica che in Stile Moderno. Sono aperti corsi a tutti i livelli (anche per bambini) per coloro che vogliano apprenderne la tecnica.
Andare Oltre i Viaggi propone:
Proposte di soggiorno: presso Agriturismo Conti Faina: pacchetto cena romantica in cantina 14 febbraio e pacchetto 1 o 2 notti in agriturismo con cena romantica e visita cantine Faina.