Lontano dal caos dei luoghi più famosi della Capitale e dalle file chilometriche di turisti alla ricerca del selfie perfetto, nel cuore di Roma c’è un’oasi di pace e meraviglia. Magnifiche costruzioni nobiliari immerse nel verde

di Elisabetta De Falco

Villa Torlonia, in origine proprietà della Famiglia Pamphil, venne acquistata alla fine del Settecento da Giovanni Torlonia, il quale fece costruire altri edifici per renderla propria a tutti gli effetti. Successivamente venne arricchita dal Tempio di Saturno, dalle finte rovine in stile neoclassico, da una Tribuna con fontana, da un Anfiteatro e dalla caratteristica Caffè-House. Dopo un lungo periodo di abbandono, negli anni Venti la villa divenne residenza della famiglia Mussolini fino a quando, nel 1978, venne acquistata dal Comune di Roma e trasformata in parco pubblico.

Il complesso di via Nomentana appare caratteristico soprattutto per le due strutture più stravaganti: la Serra Moresca e la Capanna Svizzera, poi Casina delle Civette. La particolare bellezza sta nel loro gusto eclettico, i colori sgargianti e l’atmosfera favolistica che sono capaci di evocare. Piccolo gioiello della Villa, la Serra Moresca si è guadagnata un lungo restauro dal 2007 al 2013 ma tutt’oggi resta chiusa, ricoperta di vegetazione selvaggia e inaccessibile al pubblico che altro non può che rimanere a bocca aperta davanti a quel tripudio di vetri policromi. Che dire invece della Casina delle Civette? Una volta davanti la struttura in stile liberty si ha subito l’impressione di calpestare una terra abitata da creature fantastiche e personaggi misteriosi. In ogni angolo della casina sbucano civette in marmo, libri magici e pipistrelli sulle vetrate che evocano simboli esoterici.

Passeggiando lungo il percorso del complesso si incontra poi il Casino Nobile, la Villa vera e propria che oggi ospita il Museo. Questo luogo merita una capatina tra le varie stanze sfarzosamente decorate, a partire dalla camera da letto di Giovanni Torlonia nella quale si trovano i mobili utilizzati da Mussolini durante il suo soggiorno nella villa. La ricchezza di Villa Torlonia, quindi, non si esaurisce solo alla visione delle sue costruzioni originali, ma risiede anche nelle tracce storiche lasciate dai “padroni di casa” nel corso degli anni. Una visita consigliata a chi vuole fare una deviazione dal solito tour di Roma, ma anche agli stessi romani che desiderano ritagliarsi un’ora di tranquillità.