I latinensi lo sanno. Quando ciò di cui si ha bisogno è di un paio d’ore fuori dal mondo, lontano dal traffico e dal caos della città, l’oasi di pace in cui rifugiarsi è sulle sponde del Lago di Fogliano. Un posto dove l’Agro Pontino è rimasto fermo nel tempo, dove l’atmosfera tipica della palude che infestava il territorio sembra ancora intatta, tanto da scorgere le bufale che vivono nel fango a ridosso del lago
di Elisabetta De Falco
Lo specchio d’acqua che si estende verso il mare è il più grande dei quattro laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo. Si trova all’interno del Borgo di Villa Fogliano, edificato alla fine del Settecento e costituito da un complesso di edifici storici, a lungo di proprietà della onnipresente (nella provincia pontina) famiglia Caetani. Ai suoi membri si deve la creazione dell’orto botanico, in cui vennero riunite numerose specie vegetali provenienti da tutto il mondo. Ma se si fa un salto indietro nel tempo, si può considerare la zona come un centro di allevamento e pesca ad opera dei Romani, che realizzarono importanti opere di bonifica. Un ulteriore sguardo al passato? Ebbene sì, nell’area del Fogliano furono rinvenute persino le tracce dell’uomo risalenti alla preistoria.
Oggi, tutt’intorno al lago, la terra è scura e le bufale attirano l’attenzione dei visitatori, soprattutto dei bambini che gioiscono in un ritrovato contatto con la natura e con gli animali acquatici che spesso si lasciano avvicinare. Non è inusuale infatti che i cigni, pennuti inquilini che abitano il Fogliano, decidano di lasciare l’acqua per un po’ e scaldarsi sdraiati al sole sull’erba.
Il bacino è anche un’oasi naturalistica per chi ama il birdwatching. Interessanti le varietà faunistiche ed avifaunistiche che rappresentano una vera e propria miniera per chi padroneggia la fotografia naturalistica. L’intero complesso del borgo regala sensazioni di relax e benessere, al punto che molte persone scelgono le sponde del lago per fare jogging e godersi il panorama correndo.
Il vero tesoro di Latina è qui, tra i colori della madre terra e gli antichi ruderi, una perla rara entrata nel cuore di tutti.