Non ha la pretesa di essere una città “di moda”, pur essendo una località dalla storia illustre. Spesso viene surclassata dai vicini Castelli Romani o dalle cittadine dell’Agro Pontino. Ma per chi ha voglia e curiosità di scoprire le terre del Lazio, potrebbe rivelarsi una piacevole tappa per conoscere qualcosa di più sulle origini di questo territorio e della sua gente.

di Elisabetta De Falco

La città nacque in età precristiana, quando i Volsci occuparono il territorio attribuendogli il nome di “Velestrom”, ma i Romani decisero che fosse meglio “Velitrae”. Il nome non fu l’unica cosa di cui si appropriarono, visto che dopo svariati assedi ed episodi turbolenti, gli aristocratici volsci vennero esiliati e la città passo definitivamente nelle mani dei Romani. Nel tempo Velletri fu teatro di importanti eventi e battaglie legate alla storia italiana ed europea, fino ad essere poi distrutta per la gran parte durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante i bombardamenti, diverse tracce importanti della storia della città sono rimaste impresse nel suo territorio. Dell’antica Velestrom, infatti, sono rimasti numerosi reperti conservati nel Museo Civico Archeologico locale.

Anche il Palazzo Comunale è ricco di storia, con i suoi affreschi e le splendide sale. La traccia più imponente e meglio conservata è la Porta Napoletana, che insieme a Porta Santa Lucia e Porta Romana rappresentava le tre entrate principali della città, abbracciate dalle mura fortificate rase al suolo dai Romani e poi ricostruite nel Medioevo. Diventata uno degli emblemi di Velletri, la Porta Napoletana è rivolta, appunto, verso la città partenopea.

La città di Velletri non manca di bellissime strutture religiose, tra le quali la Chiesa di Santa Lucia, la Basilica Cattedrale di San Clemente, la Chiesa di Santa Maria del Trivio (il cui campanile costituisce uno dei simboli della città) e molte altre.

Velletri però è anche tanto altro. È città di cultura, con i suoi teatri che hanno ospitato spettacoli autoriali e grandi nomi del panorama teatrale italiano. È città di tradizioni, che rivivono in modo molto sentito grazie alle numerose feste popolari organizzate durante l’anno. È persino città di fiori, e qui una menzione merita la famosa Festa delle Camelie, celebrata ogni primavera per rendere omaggio a queste piante che crescono rigogliose nelle zone rurali circostanti.