di Francesca Cecchini
Il leader dei Baustelle si spoglia delle vesti di cantautore e ci racconta odio, amore, sapore di vendetta, bisogno di perdono di un uomo che vede scivolar via in un attimo la felicità, quella vera, quella completa
La Resurrezione della carne (Mondadori) letta a tratti dall’autore, Francesco Bianconi, con una voce ritmata al vibrafono e accompagnata, in riva al lago Trasimeno, dalle note di Ettore Bianconi (elettronica e computer) e di Paolo Durante (pianoforte), è sicuramente uno spettacolo che merita di essere visto ed ascoltato. Ieri, 25 luglio, in occasione della prima giornata del Music for Sunset, la manifestazione culturale- musicale promossa dall’Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore, a Isola Maggiore, il frontman dei Baustelle ha fatto il suo ingresso presentato dal giornalista Giovanni Dozzini. Un dibattito sul volume del cantautore-scrittore, che arriva a tre anni di distanza dalla pubblicazione de “Il regno animale”, suo esordio letterario, è andato in scena prima del “creepy horror beatnik reading” proprio nel momento in cui, nonostante il maltempo delle ore precedenti, il tramonto ha fatto il suo corso regalando al pubblico accorso una suggestiva luce che ha messo in rilievo gli attori protagonisti. Lo scrittore “romantico”, così come l’ha definito Dozzini, ha parlato del suo libro, in bilico tra la vita e la morte, in cui ci si ritrova a fine lettura, insieme al protagonista, quasi liberati da quel senso di oppressione che un momento di grande dolore può portare. Un dolore che non scompare mai ma al quale, lentamente, ci si può abituare e con il quale (forse) si può imparare a convivere.
Ivan, protagonista del volume, scrittore di una serie italiana di successo incentrata sui morti viventi, si trova a vestirne simbolicamente “gli abiti” nel momento in cui la vita lo mette davanti ad un episodio terribile che spazza via in pochi attimi tutto ciò che del suo mondo è punto fermo. Il lettore, trascinato dal vortice di emozioni, o, a volte, di non emozioni, di Ivan, riesce, grazie ad un linguaggio diretto, senza tanti fronzoli, a volte forse “duro”, a sentirsi partecipe di questo “stato di mina vagante” e non vedersi più, come poi accade purtroppo nella vita quotidiana, spettatore di quel qualcosa che capita sempre agli altri, di cui sente parlare ma che non lo tocca mai direttamente, ed entra in un viaggio verso l’accettazione che è forse uno dei percorsi più difficili dai quali si riesce a ritornare “a casa”.
A fare da sfondo al romanzo la città di Milano, in cui Bianconi si è trasferito dalla Toscana, terra di origine, per motivi “burocratici”, così come lui li ha definiti, di carriera. Questa Milano è il contenitore di una vita fatta di comunicazione (Ivan è autore di una serie Tv, i cellulari sono sempre a portata di mano così come accade tutti i giorni ad ognuno di noi, chi gioca a Candy Crash, chi li usa per chiamare, chi per dedicare una parola d’amore), gente comune (Giovanna, la compagna di Ivan, è una commessa soddisfatta della propria vita e della propria semplicità ed è in grado di trasformare una giornata di pioggia in un solare momento passato ad impastar pici a mano), locali, musica, sentimenti e giornate ordinarie. Una metropoli che poi, parola dopo parola, assomiglia sempre più ad una città qualunque che vive di ambizioni, gioia e dolori in cui è facile entrare in seno e camminare per le vie come fosse la nostra.
Accompagnare Ivan, tra le pagine del libro, è un po’ come accompagnare noi stessi in un piccolo o grande dramma giornaliero. Un dramma che ci porta ad affrontare paure, sentimenti, tristezza, incomprensioni (per noi stessi o per gli altri), insicurezze portate da persone che vanno, vengono, amano, abbandonano, fanno del male, fanno del bene… tutti si muovono attraverso quell’ingarbugliato mondo che è la vita. Una vita che, come Ivan, si può scegliere di accettare anche quando fa male e sembra toglierti il respiro o da cui farsi distruggere per paura. La “resurrezione della carne” e del proprio io è probabilmente una scelta.
La Resurrezione della carne è in libreria dallo scorso 9 giugno.