Giovedì 7 novembre dalle ore 19,00 al “Block Boutique Bar”, il vernissage della mostra di Luigi Tirino e la presentazione della drink list ispirata alle sue opere.

Domani, giovedì 7 novembre, per la prima volta in Italia una drink list sarà presentata attraverso un vernissage d’arte.

I cocktail creati dal bartender Fabrizio Masecchia sono ispirati alle opere di Luigi Tirino, che saranno in mostra presso il Block per tutta la stagione. Il connubio arte-cocktail darà  vita ad un’esperienza unica, dai gusti nuovi, in una location d’eccezione.

Nella splendida cornice di Pozzuoli, in via Matteotti 72, a pochi passi dal mare, Fabrizio Masecchia presenterà la nuova drink list del “Block Boutique Bar”. Il locale è una galleria e la drink list un catologo d’arte. I signature del “terzo volume” della carta traggono ispirazione dalle sculture dell’artista Luigi Tirino, le cui opere rimarranno in esposizione presso il locale per tutta la stagione. In tale occasione saranno serviti i drink studiati e realizzati ad hoc dal bartender giramondo Fabrizio, col supporto di Remo ed Alessandro: questi i nomi dei tre giovani fondatori di questo locale contraddistinto da un ambiente non convenzionale ed intimo, un luogo in cui il brindisi diventa un’esperienza unica di sapori inediti e profumi inebrianti.

Amiamo tutte le forme dell’arte, da quella ‘solida’ a quella ‘liquida’, perciò abbiamo deciso di abbinarle attraverso i nostri menù – spiegano i proprietari del Block -.  Diamo spazio a chi ha la nostra stessa passione, mettendo a disposizione di coloro che vogliono esporre le loro opere non solo gli ambienti del nostro bar, ma anche le pagine del nostro menù”.

Il Block è un bar d’autore, un boutique bar, che si caratterizza per la sua unicità: nello stile, nel servizio, nell’offerta di craft cocktails, spesso rivisitazioni di grandi classici. Gli infusi, gli shrubs, i sodati, gli sciroppi utilizzati nei cocktail in carta sono tutti homemade e privi di coloranti alimentari. Un locale attento alla sostenibilità in quanto “zero waste”, ovvero non produce rifiuti. I rifiuti vengono trasformati in “materie seconde”: ad esempio viene posta particolare attenzione alle temperature di decadimento del prodotto, la frutta viene essiccata e ne viene utilizzato quindi prima il succo e poi le bucce così da annullare gli sprechi.