I-Jazz, associazione che riunisce tra i più noti festival jazz d’Italia con il sostegno del Mibact ha dato vita ad una progettualità di ampio respiro nel segno del coinvolgimento di più sensi nell’intento di appagare lo spettatore. I-Jazz ha riunito sette tra festival e rassegne

di Claudio Bianconi

Alessandro Baricco a volte sa essere sarcastico al punto giusto, come ad esempio quando ha ideato l’aforisma sulla musica: “Quando non sai cos’è, allora è jazz” forse centrando l’ampiezza di una espressione musicale d’arte che non ama essere racchiusa in etichette, canoni, schemi. E’ chiaro che con una tale versatilità, il jazz appare anche quell’arte capace di creare magiche sinergie, abbinamenti all’insegna di una nuova idea di gusto, di cultura, di piacevolezza, soprattutto nelle fresche notti d’estate.

E’ così che I-Jazz, associazione che riunisce tra i più noti festival jazz d’Italia con il sostegno del Mibact ha dato vita ad una progettualità di ampio respiro nel segno del coinvolgimento di più sensi nell’intento di appagare lo spettatore. La sinestesia che nasce dalla bellezza di alcuni borghi sparsi dal Nord al Sud del Paese, i loro patrimoni storico-culturali e ambientali, la ricchezza di tradizioni enogastronomiche molto diverse l’una dall’altra, creano quel mix di magia e attrattiva che esaltano la migliore provincia italiana, evitando accuratamente i grandi centri urbani. Una rivincita della provincia sulle grandi città.

I-Jazz ha così riunito sette tra festival e rassegne che si articolano in programmi di lungo svolgimento, alcuni già conclusi come di Udin&Jazz Borghi Swing di Marano Lagunare (22-24 giugno) e quello di Etnica a Vicchio in provincia di Firenze (20-24 giugno), ma altri in pieno svolgimento o che devono ancora cominciare come Bagnolo e Racconigi (Cuneo; 20 maggio-6-8 luglio), Barga (Lucca; 8 luglio e 17-25 agosto), Diamante (Cosenza; 8-30 agosto), Fara in Sabina (Rieti; 23-29 luglio), Locorotondo (Bari; 7 luglio-11 agosto).

“L’Italia – afferma il presidente dell’associazione I-Jazz, Gianni Pini – è un contenitore di tesori storici, artistici e ambientali unici, che in una realtà come quella dei borghi si esaltano a vicenda e offrono ai nostri festival jazz palcoscenici di grande suggestione. La musica, – aggiunge Pini – è uno straordinario strumento di   promozione, a livello nazionale e internazionale, in grado di offrire un valore aggiunto alla fruizione delle eccellenze  di un territorio, e attrarre un pubblico interessato a un’offerta  culturale  di  qualità”. Le proposte di Borghi Swing includono esperienze che legano tradizione e sperimentazione all’insegna della musica di qualità e dell’eccellenza dei luoghi. Tra gli artisti coinvolti grandi nomi del panorama nazionale: dal duo Danilo Rea e Gino Paoli, alla storica formazione The Licaones con Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Oscar Marchioni, Paolo Mappa; e ancora Stefano Cocco Cantini, Luigi Martinale, Daniele Dagaro Trio, Claudio Cojaniz e molti altri. Ma c’è spazio anche per le contaminazioni musicali con Karima guest dei Funk Off, John Patitucci con Roberto Gatto e Danilo Rea sul palco con il suo “Italian Trio”, e ancora il Jim Rotondi Italian Quartet. Non mancheranno poi artisti internazionali, come David Helbock, Johannes Bär, Andreas Broger, Robert Glasper, Terrace Martin, Christian Scott, Derrick Hodge, Justin Tyson, Taylor McFerrin, Ingrid Jensen, Jeremy Pelt, Aaron Parks; e realtà musicali fortemente legate al territorio d’origine: Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino e del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, il BargaJazz Ensemble, la BargaJazz Orchestra, l’Udin&Jazz Big Band.Testimonial d’eccezione per Borghi Swing è Gegè Telesforo, jazz vocalist, musicista e autore, tra i volti più amati del jazz made in Italy, che sarà con le sue formazioni tra i protagonisti dei programmi musicali dei borghi di Fara in Sabina, Barga e Diamante. “Per me è un vero piacere – afferma Gegè Telesforo – far parte del nuovo progetto di I-Jazz, un evento itinerante fra alcuni dei borghi più suggestivi d’Italia. Arte, buon cibo e ottima musica: quale occasione migliore per affermare che viviamo ancora nel Pase più bello del mondo!”.

Foto tratte dai siti ufficiali degli artisti e dal sito Umbriajazz