Se fosse una persona, Castel Gandolfo sarebbe un ricco signore che se ne sta in panciolle, adagiato sul bordo del lago di Albano a scrutare i passanti. Me lo immagino anziano ma niente affatto vecchio, curioso e attento, custode silenzioso della storia del territorio.

di Elisabetta De Falco

L’antico borgo è quello che meglio rappresenta il paesaggio tipico della zona. La sua posizione e le sue testimonianze storiche hanno fatto sì che venisse inserito di diritto nel club dei Borghi più Belli d’Italia. La sua fama è legata alla presenza della residenza estiva dei papi, ma sono molte le ville e le altre residenze d’epoca di cui può vantare, tutte edificate a partire dal XVII secolo. Quando il Papa si trasferisce qui, durante la bella stagione, attira a sé numerosi pellegrini e turisti che riempiono la zona in occasione delle sue benedizioni domenicali. Questa però non è una tradizione scontata, giacché in passato ci fu una lunga pausa, a cavallo tra i secoli XIX e XX, durata quasi 60 anni.
La località prese il nome dalla famiglia Gandolfi che si impadronì del luogo, dove in antichità c’era la cittadina di Alba Longa. Secondo la tradizione, l’antica capitale della Lega Latina venne fondata dal figlio di Enea, Ascanio, la cui supremazia venne eclissata dall’ascesa di Roma.
Nel corso della storia, il borgo è stato abitato da altrettante personalità importanti. Nel complesso papale non possono essere tralasciati i bellissimi giardini che ospitano anche i resti della Villa di Domiziano e la Fattoria Vaticana. In questa residenza, ricca di bellezze naturali e di sontuosi edifici, monumenti ed opere d’arte, Domiziano stabilì appunto la sua dimora. La villa risalente all’epoca imperiale fu fatta costruire sul versante occidentale del lago, ed i suoi resti sono tutt’oggi soggetti alla sovranità dello Stato Vaticano.
Il centro storico di Castel Gandolfo non è soltanto ricco di edifici di grande pregio e di lunga tradizione storica. Il borgo presenta infatti una serie di punti panoramici sul lago e sui boschi circostanti, ed è costellato da botteghe ed ottimi ristoranti. L’interesse naturalistico è dovuto, inoltre, alla presenza del Parco Regionale dei Castelli Romani, che tutela buona parte dei Colli Albani.
Si può dunque scegliere di godere di questo piccolo gioiello nel modo in cui si preferisce. Passeggiare sul lungolago, godersi la vista seduti davanti ad un bel piatto tipico della cucina romana, o ammirarlo dal battello elettrico, in canoa o barca a vela, sulle acque del suo lago.