Un piccolo gioiello tutto italiano. Che sia in estate o in inverno, immerso nel verde o nella nebbia, il “paese fantasma” non perde mai il suo fascino

di Elisabetta De Falco

Difficile rendere a parole quello che già un’immagine della cittadina della Tuscia riesce ad evocare. La sua originalità sta tutta nel ponte che collega il paese di Bagnoregio a Civita, un lungo “corridoio” crollato e ricostruito diverse volte nel corso degli anni, capace di trasmettere intense emozioni. Quando lo si varca ci si sente sospesi nel vuoto e il vento che aumenta, man mano che ci si avvicina al suggestivo borgo, rende l’atmosfera piena di pathos. Il paesaggio si presenta ancor più maestoso per i caratteristici calanchi che cingono la “città che muore”, chiamata così proprio per il suo destino. Il colle tufaceo che sorregge Civita di Bagnoregio viene infatti corroso dal continuo flusso dei due torrenti che scorrono nelle valli sottostanti. Passeggiando poi tra le abitazioni in tufo si ha l’impressione di essere bloccati nel tempo. Tutto sembra fermo, immobile. Ed è forse questo che ha dato nuova vita alla cittadina, riscoperta da migliaia di turisti che negli ultimi anni l’hanno presa d’assalto per godere della sua magia, complice anche la scelta di numerosi registi di ambientare i propri film nel piccolo borgo. Già la pellicola del 1962, I due colonnelli, con Totò protagonista, e una parte del film Contestazione Generale, con Alberto Sordi, furono girati a Civita di Bagnoregio. Più di recente, a sottolineare la magia del luogo, la Rai ha deciso di ambientarvi Pinocchio, la fiction televisiva del 2009 diretta da Alberto Sironi e dedicata al burattino di Carlo Collodi. Il fascino della cittadina in provincia di Viterbo ha stregato anche il regista di Gomorra, Matteo Garrone, che ha scelto il borgo per girare parte dell’opera vincitrice di ben sette David di Donatello, Il Racconto dei racconti. La straordinaria forza del cinema è intervenuta quindi come uno strumento formidabile per comunicare il territorio e promuovere l’interesse e la curiosità di numerosi artisti verso questo posto incantato. Interesse che non ha ancora cessato di esistere. Per chi infatti ha nostalgia di Civita di Bagnoregio o non ha ancora avuto la fortuna di visitarla, potrà godere di un assaggio al cinema quando a febbraio uscirà nelle sale Matrimonio italiano, commedia diretta da Alessandro Genovesi, con Diego Abatantuono e Monica Guerritore, ambientata proprio nel piccolo borgo.