La creazione realizzata a mano in lino, lana e seta presentato nel corso dell’evento- laboratorio Intrecciamo i fili
di Pierpaolo Vicarelli
Venerdì 12 giugno scorso, in concomitanza con l’inizio de La Felciniana festa d’estate 2015 e con l’inaugurazione del laboratorio di tessitura Intrecciamo i fili di Ponte Felcino, ha avuto luogo la presentazione di un abito realizzato con un tessuto fatto a mano. A introdurre la creazione Gervasio Ragni, presidente dell’associazione Intrecciamo i Fili e responsabile del laboratorio di tessitura. L’abito ispirato al tema dell’antica Grecia è stato disegnato e realizzato dalla stilista Isabella Sabatini ed indossato dalla modella Elena Baglioni. L’evento è stato un vero e proprio mini-shooting fotografico che ha avuto come sfondo la mostra sulla lana organizzata dal laboratorio. La modella vestita e pettinata come una donna dell’antica Grecia si è mossa tra antichi telai e drappi tessuti a mano, come una moderna Penelope. Il tessuto dell’abito è stato realizzato intrecciando filati di lino, lana e seta. Gli stessi filati sono stati utilizzati per la cintura realizzata a treccia. A completare il tutto un’ampia sciarpa, sempre tessuta a mano, messa come un himation, il rettangolo di stoffa che veniva indossato per coprire il peplo fuori casa. “L’idea è nata all’interno del laboratorio di tessitura che frequento da un paio di anni in qualità di allieva e appassionata di tessitura a mano – spiega la stilista – ed ha preso sempre più forma fino a diventare realtà grazie anche alla collaborazione delle insegnanti volontarie del laboratorio”.
Chi è Isabella Sabatini?
“Mi sono diplomata disegnatrice di moda presso l’istituto A. Mariotti di Roma e da subito ho iniziato a lavorare come stilista disegnatrice di moda presso diverse aziende di abbigliamento per poi collaborare con prestigiosi marchi in diversi settori, costumi da bagno e abbigliamento mare, biancheria intima. Disegno accessori in particolare calzature per poi specializzarmi nell’Alta Moda ed in particolare nel settore sposa e cerimonia, grazie a queste esperienze ho acquisito una visione totale della collezione, e di come sia indispensabile l’attenzione e la cura per ogni dettaglio. Negli ultimi anni mi sono interessata e appassionata sempre di più al settore della moda ecosostenibile in particolare al riutilizzo di materiali di recupero al fine di realizzare piccole collezioni di abbigliamento e accessori che richiamino un concetto di alta moda sostenibile e artigianalità, sviluppando un progetto per una comunità terapeutica e collaborando con alcuni enti di formazione ed associazioni in qualità di docente di cucito e riciclo creativo”.