di Francesca Cecchini
I contradaioli di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio si sono sfidati nella storica corsa per le vie di una città gremita da una folla che ogni anno torna ad ammirare lo storico spettacolo e a onorare il Santo Patrono
Si è svolto ieri, 15 maggio, l’attesissimo appuntamento con la Festa dei Ceri a Gubbio, manifestazione storica che ruota intorno ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono Ubaldo che ricorre il giorno successivo. Durante la Festa, gli eugubini si dividono in tre contrade, ognuna delle quali partecipa all’emozionante “Corsa dei Ceri” recando in spalla, a gran fatica ma con eccezionale ed evidente passione, un Cero del peso di circa quattro quintali. I Ceri sono composti da tre macchine di legno a forma di prisma ottagonali decorati sulla cui cima vengono collocate le statue di Sant’Ubaldo (Patrono e protettore della città e della Corporazione dei Muratori e Scalpellini), San Giorgio (protettore della Corporazione dei Merciari) e Sant’Antonio Abate (protettore dei Contadini e degli Studenti). L’ordine di arrivo è perentorio, anche se non scritto, e prevede che il primo ad arrivare sia il Cero di Sant’Ubaldo seguito da San Giorgio e Sant’Antonio. Sarebbe difatti impossibile, considerando l’ampiezza delle strade e la grande partecipazione di cittadini e turisti che invadono le vie, effettuare una vera e propria corsa con sorpassi. Essi devono, dunque, non superarsi e, qualora uno di loro cada, gli altri sono obbligati ad aspettarlo: essendo un momento di festa volto a celebrare il Patrono, le altre due contrade riconoscono al cero principale il tributo e lo rispettano.