Nato nei primi anni Novanta per volontà del Comune di Perugia allo scopo di tutelare l’ambiente e la biodiversità, il bosco didattico di Ponte Felcino si inserisce all’interno del tessuto urbano di Perugia e costituisce una vasta oasi naturale che di rado è possibile trovare nelle periferie, spesso cementificate, di altre città italiane

di Francesco Fini 

La vocazione ambientale dell’area attorno al Tevere ha favorito la nascita del parco fluviale, un percorso verde ideale per rigenerare il fisico e la mente. Passeggiare in questi luoghi è come compiere un viaggio indietro nel tempo, quando lungo i fiumi si sviluppavano rigogliosi ed estesi boschi ripariali, necessari a garantire sponde stabili, a offrire un riparo alla fauna selvatica e a rallentare il corso delle acque in caso di piena. Nel 1994 il Comune ha acquistato il Molino della Catasta e l’antico canale che attraversa il bosco, ripulendolo e piantandovi specie vegetali autoctone. Il passo successivo è stato l’introduzione di alcune specie di avifauna acquatica, mentre altre un tempo presenti, si sono ristabilite permanentemente in questo tratto del fiume. Il bosco è anche un parco sempre aperto, dove i genitori portano i figli a giocare tra i suoi alberi, i laghetti e le fontane, arredi indispensabili per ogni parco degno di questo nome. Possiamo considerare il bosco anche un ‘catalogo vivente’ della vegetazione del pianeta, creato con l’intento di educare i cittadini e i giovani studenti alla natura, essendo ricco di meravigliose varietà di piante, anche non autoctone e spesso rare. La tutela dell’ambiente e della biodiversità, sancita dalla “Conferenza sulla Biodiversità” di Rio De Janeiro del 1992 cui il nostro paese ha aderito, è un tema sempre attuale e deve diventare patrimonio culturale di tutti. A tale scopo il comitato di gestione del bosco didattico ha organizzato nel 2008 la “Festa degli alberi” coinvolgendo alcune scuole e associazioni del territorio, iniziativa che ha riscosso un discreto successo. Attualmente si sta adoperando per collaborare con realtà regionali accreditate nella formazione, allo scopo di organizzare corsi specifici riguardanti l’ambiente, il giardinaggio e la botanica. A breve sarà creato anche un servizio di visite guidate su prenotazione. I corsi di giardinaggio e di botanica sono importanti per diffondere la cultura dell’autosufficienza alimentare, che consiste nel fornire alle persone i mezzi tecnici e cognitivi per avviare la coltivazione di piccoli orti in nome di un’agricoltura più sana e a chilometro zero. Tra febbraio e maggio si sono tenuti un corso di giardinaggio e uno di potatura che hanno riscontrato una successo inaspettato. Informazioni dettagliate sui corsi che di volta in volta saranno attivati sono disponibili sul sito del Comune nella parte inerente le aree verdi. Il comitato di gestione è sempre aperto a qualsiasi collaborazione con la Regione dell’Umbria, con l’Università degli Studi di Perugia e le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, enti con cui ha già portato avanti dei progetti in passato. L’obiettivo finale è la valorizzazione della botanica e della biologia vegetale e la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Entro la fine di quest’anno è in programma la festa per i diciotto anni di vita del Bosco a cura del neo eletto comitato di gestione, un’occasione per passare tutti insieme un’allegra giornata a contatto con la natura.

I DATI DEL BOSCO DIDATTICO DI PONTE FELCINO

Superficie totale: 80.000 metri quadri

Superficie serre: 750 metri quadri

Famiglie botaniche presenti: 146

Specie botaniche presenti: 1.219

Piante arboree, arbustive ed erbacce: 4.000 circa