di Francesca Cecchini

“Il punk-rock della band dei Sex Mutants sul palco dello Shamrock di Perugia per festeggiare il Saint Patrick’s Day. Ne parliamo con il batterista Francesco Rondolini”

In occasione della ricorrenza del Saint Patrick’s Day, lo Shamrock Pub di Perugia propone, sabato 14 marzo, un live dei SexMutants, band composta da Michele Milletti (voce e chitarra), Paolo Menichetti (chitarra solista), Edoardo Antolini (basso), Francesco Rondolini (batteria). Il gruppo, dal ritmo che oscilla tra il punk e il rock, riesce sempre ad offrire uno spettacolo che va al di là delle singole canzoni, (che poi singole non sono perché mixate e arrangiate in modo decisamente divertente) riuscendo ad ottenere un buon successo di pubblico condotto lungo i classici degli anni ottanta italiani tra Rino Gaetano, Gianna Nannini, Ricchi e Poveri, Righeira, Pupo e Raffaella Carrà sapientemente mescolati con “spruzzate” di grande rock internazionale. Ne parliamo con Francesco Rondolini, il batterista.

Come nasce l’idea di creare la band e come riuscite a conciliare vita quotidiana, se non sbaglio ognuno di voi ha un altro lavoro principale, e musica?

La band esiste da oltre vent’anni, quindi oramai fa parte della nostra vita, soprattutto per quanto riguarda il cantante e me che siamo i membri più “anziani”. Nonostante gli impegni personali, devo dire che riusciamo sempre a trovare il tempo per il gruppo che comunque è un impegno estremamente piacevole

SexMutants… ho quasi paura a chiedervi l’origine del nome…

Questo lo devi chiedere al nostro frontman! La paternità del nome è sua. Credo che l’ispirazione gli venne in un pomeriggio di mezza estate guardando qualche improbabile film americano trasmesso da Italia Uno. Sai, uno quando è adolescente preferisce guardare la tv piuttosto che studiare e questi sono i risultati!

Le vostre esibizioni sono un carico di adrenalina che riuscite a trasmettere al pubblico. C’è uno di voi che particolarmente muove le fila o siete tutti sullo stesso piano emozionale di coinvolgimento?

Siamo tutti uguali all’interno del gruppo, anche se, a onor del vero, quel pizzico di estro e fantasia in più appartiene a Michele.

Principalmente musica italiana e non di ultimissima generazione… questo perché nella musica di ieri c’è qualcosa che in quella odierna si è perso?

Questo non saprei, ma i pezzi che riarrangiamo noi sono tutti molto conosciuti che il pubblico canta insieme a noi. Devo dire che, quando proponiamo alcuni brani, vedo lo stupore negli occhi della gente, perché magari non se lo aspettano. Questo ci fa piacere perché vuol dire che abbiamo fatto centro!

Se doveste scegliere due canzoni da inserire nelle vostre esibizioni, tra italiano e internazionale, quali entrebbero nella scaletta della serata? E perché?

“Ci sarà” di Al Bano e Romina: sarà il prossimo brano! Ci piace un sacco! Per quanto riguarda una hit internazionale ti direi “November rain” dei Guns N’ Roses, perché è la ballad rock più figa degli ultimi trent’anni!.

Vi siete esibiti in location di diversi generi e dimensioni, un piccolo locale del centro storico di Perugia, il palco delle piazze e live music della portata dell’Urban Club. Quale ambiente meglio si addice al gruppo?

Tutti i palchi meritano rispetto e gratitudine. Noi suoniamo dappertutto. E’ chiaro che un pub ti dà sensazioni diverse che una piazza, è più “intimo”. Però il colpo d’occhio di una piazza piena o di un palco importante come l’Urban Club è tanta roba!

Considerando la ricorrenza della serata, cosa deve aspettarsi il pubblico dello Shamrock? Qualche deviazione in stile “irish”?

Il pubblico deve pensare e divertirsi, al resto pensiamo noi!

Dove troveremo i SexMutants tra una decina d’anni? Ad offrire il meglio della musica italiana o a produrre, forse, qualcosa di personale, nuovo? Ed eventualmente, sempre in stile rock o magari cimentandovi in qualcosa di differente?

Bella domanda questa. Dunque vediamo… Fare musica nostra non rientra nei nostri piani a breve termine. Credo che i Sex Mutants suoneranno ancora per molti anni facendo questo stile che ci contraddistingue da sempre. Sai, riarrangiare brani della nostra tradizione musicale popolare ci piace molto, e non abbiamo certo intenzione di smettere proprio ora. Di idee ne abbiamo tante e ci occorre tempo per svilupparle tutte. Intanto, ci vediamo allo Shamrock sabato, vi aspettiamo! Rock n’ love!

(foto di repertorio)