di Francesca Cecchini
Le coreografie di Afshin Varjavandi hanno invaso per alcune ore gli ambienti di Palazzo della Penna. I corpi di sette danzatori si sono mossi all’unisono con l’arte contemporanea
La dodicesima stanza, questo il titolo della live performance che ha animato Palazzo della Penna ieri, 8 novembre, in occasione del finissage della mostra The perception of the future, la collezione Panza di Biumo a Perugia. Le meravigliose coreografie di Afshin Varjavandi hanno reso sette danzatori comprimari della scena insieme alle opere d’arte che componevano l’allestimento del Museo Civico. Un eccellente momento di percezione contemporanea completa (tra arte e danza) che ha condotto i partecipanti in un viaggio sensoriale alla scoperta dei maggiori autori della scena americana ed europea del secondo Novecento, accompagnati dai magnetici passi di danza di Sofia Josè Osorio, Mattia Maiotti, Jenny Mattaioli,Chiara Morelli, Karen Mazzola, Elia Pangaro e Emma Viceconti (su disegno sonoro di Jacopo Cerolini).
“Perugia esiste. Ha una forza ed una bellezza incredibile ma sa anche guardare avanti” con queste parole, piene di soddisfazione, l’Assessore Maria Teresa Severini si è rivolta al pubblico al termine del primo percorso guidato composto da Varjavandi. Un percorso che il coreografo non ha spiegato al pubblico “perché difficile da raccontare a parole”. Il consiglio che Varjavandi si è sentito di dare, però, è stato quello di “continuare a vivere questa esperienza. E’ un ciclo continuo. Vi chiedo di ripercorrerlo per afferrare il significato che è dentro di voi”.
Terminata questa esperienza con la Collezione Panza, l’Assessore Severini è già pronta a continuare a coinvolgere i cittadini in un’altra grande avventura. Ovviamente, per i particolari, dovremo ancora aspettare perché la “sorpresa” non è stata svelata. Non ci rimane che attendere incuriositi.