Sorpresi ed increduli, questa volta ci siamo addentrati in un luogo con uno scopo ben preciso, col pensiero che volge ad un tempo lontanissimo: un tempo dominato dalla Chiesa, in cui uomini di valore combattevano per sacri ideali. Gli stessi ideali che, costretti alle corde, fecero penzolare le loro teste e bruciare il corpo del loro re

di Daniele Pandolfi

Non si conosce molto dei Templari, ne è noto soltanto un breve passaggio dalle parti di Bassiano, dove trascorsero gli ultimi anni prima di scomparire per secoli anche dalle scritture. I Cavalieri messi in fuga dalla vicina Abbazia di Valvisciolo, per volere del Re di Francia Filippo il Bello, spalleggiato da papa Clemente V, si rifugiarono nell’attuale località di Selva Oscura, per l’appunto a Bassiano.
Durante la nostra visita un silenzio di tomba ha contribuito a rendere ogni passo carico di suspense. L’ego del cercatore ci ha portato a seguire tutti i segni lasciati da questi monaci guerrieri in un percorso culminato tra le mura dell’attuale Santuario del Crocefisso, con particolare attenzione alla famosa Grotta di Selvascura. È qui che, spogliati dei loro obblighi nei confronti di Dio e della Chiesa, la quale aveva accusato l’Ordine di sodomia, tradimento, avidità e idolatria, nonché di adorare il demonio, i Templari affrescarono le mura con dipinti che nascondono ancora oggi un vago fine. Se si prova ad andare oltre ciò che si vede con gli occhi, si potrebbe credere che tali raffigurazioni simboleggino lo stesso cammino iniziatico che un templare doveva al Signore per essere giudicato degno della guerra condotta in suo nome. La Madonna col bambino come simbolo di purezza, fino alla crocifissione, iconografia del sacrificio. Questi dipinti, databili tra il XIV e il XV secolo, hanno subito vari ritocchi e integrazioni nel tempo, come scene dei vangeli, vari animali, fino alla lotta di San Giorgio contro il Drago, San Antonio e San Nicola di Bari. Da quest’ultimo prende nome una chiesa del luogo, risalente al 1200 in cui i templari hanno lasciato l’ennesimo, affascinante segno.