Quanto si conosce davvero dei monaci guerrieri che si facevano chiamare Templari, i Cavalieri del Tempio di Salomone? Ci sono pareri contrastanti in merito. Dare adito a castelli di carta fa parte dell’uomo. Ma se non esistesse il mistero, per cosa varrebbe la pena andare a fondo nelle ricerche?

Di Daniele Pandolfi

Partiamo dal comune denominatore: Ordo Militum Templi. Avranno difeso la Sacra Coppa dalla quale Gesù bevve per la sua ultima volta, nascosto l’arma più potente dell’universo, l’Arca dell’Alleanza. C’è chi invece è sicuro che siano stati soltanto dei ciarlatani assoldati da una Chiesa malvagia affinché colmassero le menti di tutti con falsi idoli, a nascondere nei loro sacri simboli un culto rivolto a Lucifero, il portatore di luce al quale si fa spesso riferimento nelle Sacre Scritture. Qui a Valvisciolo lasciarono un’impronta come nelle zone limitrofe della valle pontina che abbiamo già trattato nei precedenti articoli, e che con molta probabilità resterà sempre avvolta da un alone di mistero. Dalla croce alla triplice cinta arrivando al SATOR, il simbolo più mistico presente nella Valle dell’usignolo: da qui il nome “Valvisciolo”, forse. Nella breve visita fatta nel primo pomeriggio di una bellissima giornata, a tratti soleggiata, è la sensazione di totale appagamento e rilassatezza che più di tutte fa di questo luogo un punto di convergenza tra forze telluriche e mistiche. Stranamente non mi sono subito fatto rapire cuore e mente dal classico edificio fuori dal tempo. Bensì con le spalle rivolte verso il magnifico rosone centrale, con la mite imponenza dell’Abbazia a fare da coperta (una leggera brezza si faceva spazio sotto la mia t-shirt), un solo pensiero bazzicava nella mia mente da miscredente: sarà proprio vero che se tutte le Chiese rappresentassero la dimora di Dio, Lui rappresenterebbe il Seminatore che col suo carro dirige le ruote (uomo), Colui che domina sulle opere del Creato? Il Re dei Cieli che ha affidato a noi un destino non semplice da mantenere retto sulla via: la responsabilità di ciò che accade sulla Terra, e i mezzi per trasformarla nel Paradiso. Del resto il quadrato magico del Sator allude proprio a qualcosa del genere.