Gabriele D’Annunzio la chiamava la città “dall’arborato cerchio” in una poesia d’inizio Novecento. I suoi abitanti la chiamano tutt’ora “la città delle mille chiese” per la presenza di numerosi edifici di culto, difficili da visitare in un solo giorno. Eppure ce ne sono tanti altri di modi per descrivere Lucca, una cittadina pulita ed “educata”, la cui unicità risiede in ogni suo angolo

di Elisabetta De Falco

Il centro storico della città d’arte è racchiuso dalla famosa cerchia muraria. Poco più di quattro chilometri di mura concepite tra la metà del Cinquecento e i primi anni del XVII secolo come difesa e deterrente. La Repubblica di Lucca temeva infatti le mire espansionistiche di Firenze prima, e successivamente del Granducato di Toscana. L’attuale configurazione delle Mura prevede la presenza di sei porte che consentono l’ingresso all’interno della città. Rappresentano il maggior esempio in Europa di muracostruite secondo i principi della fortificazione moderna conservate intatte fino ad oggi, ma sono ancheun’oasi verde che circonda in un abbraccio il cuore pulsante della città, dove residenti e turisti passeggiano a piedi o in bicicletta, si incontrano con gli amici o si scambiano effusioni romantiche.

L’angolo di Lucca che preferisco però è un autentico gioiello di impianto romano: Piazza dell’Anfiteatro. Qui sorgeva il vecchio foro, ed è proprio sulla struttura originaria di forma ellittica tipica degli anfiteatri romani che è stata costruita l’attuale piazza e gli edifici che la circondano. Tutt’intorno si affacciano negozi e caratteristici ristoranti dall’autentico sapore lucchese. Ma le particolarità non sono finite. Passeggiando tra i vicoli di Lucca potrà capitare di alzare lo sguardo ed imbattersi in una costruzione alquanto bizzarra. Si tratta della Torre Guinigi, costruita a partire dal 1830 dall’Architetto Nottolini e voluta dalla ricca e potente famiglia di mercanti lucchesi del XV secoli. Cosa ha di così strano questa torre? Beh, senz’altro la sua sommità che ospita un giardino pensile in cui, da alcuni secoli, crescono dei bellissimi lecci.

Per chi avesse un po’ di tempo da dedicare anche agli splendidi dintorni di Lucca, infine, è senz’altro consigliato fare un giro nello straordinario paesaggio naturale che circonda la cittadina toscana. Tra i luoghi più incantevoli, lungo il corso del fiume Serchio, si incontra una delle attrazioni turistiche più importanti della zona: è il Ponte del Diavolo, straordinario esempio di architettura che, proprio per questo, ha fatto pensare all’intervento del maligno nella sua costruzione.