Costituita da 40 musicisti, il più piccolo ha sei anni. Fiore all’occhiello della scuola di musica ‘La Maggiore’ di Perugia. E in cantiere per i ragazzi spunta già la registrazione di un album
Il più piccolo ha soli sei anni. Si chiama Guido, ed è in grado di reggere i ritmi e l’emozione di un intero concerto. I suoi compagni musicisti sono 40 e fanno tutti parte insieme a lui dell’Orchestra Giovanile Béla Bartòk, la più giovane formazione artistica d’Italia. Fiore all’occhiello dell’Umbria e della scuola di musica ‘La Maggiore’ di Perugia, l’orchestra è formata da artisti giovanissimi, tra i 7 e i 18 anni, ed è cresciuta di qualità e di numero in tempi brevissimi grazie al lavoro del direttore Francesco Ciarfuglia e di un consistente corpo docenti: Beata Bukor, Alessio Capobianco, Luca Michelsanti, Jordan Brown, Chiara Benedetta Mezzetti. Nata nel 2011 come ensemble cameristico (all’inizio formata da soli 8 elementi), l’orchestra oggi è composta da ben 40 elementi tra archi, fiati, pianoforte e percussioni. I ragazzi hanno calcato con successo numerosi palcoscenici, volando ben due volte a Budapest nel marzo del 2014, in occasione di un gemellaggio. Emozionante il concerto tenuto a giugno 2015 presso l’Università per Stranieri di Perugia insieme agli studenti americani del Santa Cecilia Music Center di Gran Rapids. “Più che focalizzare l’attenzione sullo sviluppo immediato della tecnica, che porta il bambino a compiere sforzi meccanici per lui privi di senso – spiega Francesco Ciarfuglia, maestro direttore e socio fondatore della scuola insieme a Laura Barone – noi facciamo fuoco sulla complessità del pensiero perché è da lì che si sviluppa la vera competenza musicale del bambino, il quale abituandosi sin da subito a lavorare con melodie brevi ma di forma complessa, allena la mente a pensare in modo articolato”. Dietro alla formazione di questi giovani artisti c’è dunque la volontà di valorizzare la musica come fattore di crescita individuale e sociale, stimolo all’intelligenza, alla creatività e alla responsabilità sin dall’età precoce. “ Mai fermarsi davanti ad una mente giovane, facendosi spaventare dalla complessità – aggiunge Laura Barone, docente di pianoforte e ritmica -. La nostra esperienza ci ha insegnato che la troppa semplificazione musicale annoia la curiosa e vivida mente dei bambini, prontissima invece a recepire sin da subito la complessità musicale, se vissuta in maniera divertente e stimolante”. E sulla base di queste convinzioni la scuola di musica ‘La Maggiore’ ha scelto le melodie e le armonie di Béla Bartòk, grande pianista e compositore Ungherese della prima metà del ‘900 e fondatore della etnomusicologia, per accompagnare il percorso artistico dei suoi allievi. Ma la corsa dell’orchestra più giovane d’Italia non finisce certo qui. Dopo i concerti tenuti presso il Teatro Cucinelli di Solomeo, il Teatro Morlacchi, la Sala Cutu e la Sala dei Notari di Perugia per Eurochocolate 2014, ora è tempo di fare sul serio. In cantiere per i giovani musicisti c’è infatti la registrazione di un Cd il cui repertorio sarà basato sulla riproposizione di brani di Bela Bartok rielaborati e arrangiati per orchestra dal maestro e direttore Ciarfuglia. Mescolando il classico ad elementi moderni, con solisti che si esibiranno in improvvisazioni e contaminazioni originali, l’orchestra darà vita ad un inedito lavoro artistico dal risultato per nulla scontato, mai ascoltato prima d’ora.